La locanda dei girasoli: sono andato a Roma 2 giorni ed una notte (il 18 e 19 Dicembre 2012); io sono di Parma. L'unica sera che avevo a disposizione, sulla scorta del vs articolo, ho pensato bene di telefonare per prenotarvi la mia unica cena romana; convinto dell'importanza di sostenere certe iniziative telefono ad un mio collega e lo invito. Il tipo della locanda con il quale parlo mi dice che non ci sono problemi e che posso andare verso le 21; allora mi organizzo, perdo tempo per tirare l’orario, chiamo un taxi e passo a prendere il collega; arriviamo sul posto ed i taxi se ne va...lo pago 22 euro; cara questa cena, ho pensato... ma ci credevo. Entro nel locale e mi viene incontro il signore con il quale avevo parlato due ore prima ed al quale avevo anche lasciato il mio cellulare in fase di prenotazione... con fare da compagnone mi dice che in cucina stanno preparando per un pranzo (numeroso)del giorno seguente e quindi non possono darci da mangiare; noi siamo solo in due (!!!) e poi stanno dando da mangiare ad un sacco di gente seduta ai tavoli... Sempre con fare da amicone mi vorrebbe offrire un birra come consolazione per poi mandarmi fuori, peccato sia astemio e della birra non me ne farei nulla. Gli spiego che siamo in taxi, che sono le 21.10 e che non saprei dove andare! non c'è verso, il soggetto non si smuove; è tutto assurdo. Non sono abituato ad implorare; esco dal locale, chiamo un altro taxi (lo aspetto mezz’ora al freddo) e mi faccio riportare in albergo; spendo altri 26 euro; il totale speso solo di taxi è di ben 48 euro (una enormità e tutto per niente) Dico solo che non è possibile che certi locali che si fondano sulla solidarietà non ne abbiano il prima battuta. Sono molto amareggiato da quanto è accaduto e credo che non tutti i gestori di questa cooperativa (ONLUS) sappiano che il loro pseudo "metrè" si comporta in questo modo assurdo e anormale, folle. Tutto a discapito di chi deve essere aiutato e sostenuto.